Panoramica
Percorso pianeggiante di 17 k su fondo battuto, ai piedi del Montello sul tracciato della vecchia ferrovia che da Susegana arrivava a Montebelluna e trasportava nel periodo della Grande Guerra i soldati al fronte. Progettata nel 1914, terminato il conflitto bellico, la linea diventò un normale percorso ferroviario a doppio binario non elettrificato che fu dismesso nel 1066. Il percorso ciclo-pedonale è stato inaugurato nel giugno 2020 e completato in tutta la sua lunghezza ad ottobre dello stesso anno.
Una pista che in tutta la sua lunghezza è forse appetibile più ai ciclisti che ai runner, ma anche chi va di corsa o al passo può trovare motivi per percorrere in sicurezza alcuni tratti di strada per allenamento o svago.
Il runner più esigente può disegnarsi un anello tra la Tradotta e il Montello – Stradon del Bosco – sapendo di dover percorrere un tratto di strada con traffico urbano (800 a Sovilla, 1,5 km a Volpago e poco più di 2 a Caonada
Chilometraggio
K 17
Dislivello positivo
Pianeggiante
Descrizione tecnica
Il percorso completo da Bidasio a Montebelluna – Guarda è di 17 k.
In un futuro più lontano è prevista la realizzazione di una bretella dedicata e protetta per connettersi con la Panoramica e qui con la ciclovia La Piave (Quero – Zenson di Piave che si snoda lungo l’argine del Piave) e con lo Stradon del Bosco, un anello che vale una buona maratona.
Il percorso è interamente sterrato con fondo battuto e offre le condizioni per correre in sicurezza; la circolazione è, infatti, vietata ai mezzi a motori.
Purtroppo, il percorso di 17 k è “tagliato” da ben 28 intersezioni con la viabilità locale e questo obbliga ad un rallentamento per passare attraverso le barriere metalliche messe per la sicurezza di chi percorre la Tradotta.
Pochi sono i tratti ben ombreggiati ma pare sia prevista la piantumazione di numerosi alberi per proteggere dal sole nei periodi più caldi dell’anno.
Nel corso dei lavori di sistemazione dell’ultimo tratto è stato portato alla luce tra gli accesi 8 e 9 un vecchio sottopasso pedonale che si pensava fosse un canale di irrigazione
Interessante dal punto di vista dei reperti storici l’ultimo tratto inaugurato ad ottobre 2020 che è interamente scavato in trincea e con numerosi sovrappassi stradali e acquei
Purtroppo il percorso storico si ferma in un punto cieco …
…. ma si può raggiungere una strada di collegamento con Montebelluna percorrendo per 700 metri una stradina sterrata a sinistra attraversando il ponticello (il basso e stretto sottopasso che si vede a destra porta in mezzo ai campi di Guarda).
Prendere il ponte a sinistra per uscire dalla Tradotta
Lungo il percorso sono state installate 5 fontane per approvvigionamento d’acqua.
Queste le posizioni delle fontane (con partenza da Montebelluna)
Al km 4,5, all’intersezione n. 3
Al km 7,4 poco prima dell’intersezione n. 7
Al km 6,09 all’intersezione n. 12
Al km 11,300 all’intersezione n.17
Al km 13.800 all’intersezione n. 23
Rilievo fatto il 6.11.2020
Punto di partenza
I punti di partenza per percorrere la Tradotta sono ben una trentina :-). Infatti, oltre a due punti estremi, ci sono ben 28 intersezioni tra questa e la viabilità locale, tutti punti ben segnalati e con rallentamento obbligatorio per il passaggio attraverso le barriere.
Volendo percorrere tutto il tragitto, si può accedere dalla Statale Montebelluna – Trevignano, tra Guarda e San Gaetano (via Guido Bergamo) dove all’altezza del bar trattoria Casa Brusada si prende a sx via Raschietti per poi all’altezza del cartello di fine del territorio di Montebelluna si gira a sx per una stradina sterrata (700 metri) lungo un canale fino all’inizio della Tradotta.
Più vicino a Montebelluna è l’ingresso n. 3 al quale si accede provenendo da Volpago dalla rotonda dopo i Piastroni dove si prende a sinistra via Gazie e prima di un sottopasso per una breve rampa si accede al tracciato.
L’accesso est è a Nervesa, località Bidasio, all’inizio della strada per Madonetta – Arcade, all’incrocio dove si trova la trattoria Alla Rotonda.
Profilo altimetrico
Pianeggiante
Mappa
Traccia GPS
Qui la traccia dall’accesso n. 3
Qui la traccia del percorso completo
Punti di interesse
Poco dopo l’accesso di Montebelluna è stato allestito un semplice “museo” della ferrovia
Quando la siepe si interrompe è possibile vedere il Montello
Lungo il percorso si incontrano i resti di edifici di supporto alla ferrovia
Mario Fiore: Maggiore del Genio Zappatori e Medaglia d’Oro al Valor Militare. Caduto in questo luogo il 18 Giugno 1918 nell’eroico tentativo di fermare una infiltrazione di truppe nemiche. Il cippo rappresenta anche il punto di massima avanzata dell’Esercito austro-ungarico durante la Battaglia del Solstizio.
Il monumento si trova a Bavaria all’altezza dell’intersezione n.19
È situato in zona Bidasio tra l’uscita n. 26 e 27.
Nel tratto da Cusignana a Bidasio sono conservati lunghi tratti dei binari della vecchia ferrovia (nel tratto precedente non è stato conservato nulla) e questi reperti rendono meno monotono il percorso. Interessante vedere come la natura abbia ripreso possesso del territorio!
Autore
Gianni Marconato e Mirco Salvador
Anelli Tradotta – Stradon del bosco
Lungo la Tradotta ci sono ben 27 accessi e da ognuno di questi si può raggiungere lo Stradon del Bosco percorrendo un tratto più o meno lungo di strade con traffico che può essere più o meno intenso a seconda dell’uscita scelta e attraversando, comunque, la strada statale Schiavonesca.
Quindi, tra gli infiniti anelli possibili, noi qui ne proponiamo 4 di differente lunghezza e dislivello.
Il primo è di circa 26 k ed è quello che a noi sembra quello adatto per un “lungo” senza troppa strada trafficata da percorrere e, sostanzialmente, pianeggiante.
Il secondo, di 46 K, è quello che consente di percorrere tutta la Tradotta da Bidasio (Nervesa) e tutto lo Stradon del Bosco da Nervesa a Ciano, ma che obbliga a fare un po’ di strada trafficata con l’aumento dei rischi per il runner. I tratti più trafficati sono da Bidasio (parcheggio trattoria alla Rotonda) all’inizio dello Stradon (sono 3,5 k) e da Ciano a Montebelluna (8 k).
Volendo sacrificare l’ultimo tratto dello Stradon e ridurre il pezzo trafficato, si può lasciare lo Stradon a Pederiva (al km 18 della mappa qui sotto) e prendere la strada verso Montebelluna al km 25, accorciando così il percorso di 7 km stando così sotto i 40.
Qui il dislivello è di 228 metri
Il terzo è un anello di 42 K con un dislivello di 225 metri, tra la Tradotta e la Panoramica. Per la descrizione tecnica della Panoramica vedere il percorso 14
Il quarto è il più impegnativo per il dislivello (335 metri) ma relativamente breve (33 k). Per la descrizione dello Stradon del Bosco e della Dorsale vedere il percorso 34.
Questi anelli sono su fondo asfaltato tranne la Tradotta e l’ultimo tratto dello Stradon nel tratto Biadene – Ciano
ANELLO 1
Dislivello D+ 81 metri
ANELLO 2
Dislivello D+ 228 metri
ANELLO 3
Dislivello D+ 225 metri
Anello 4
Dislivello D+ 353 metri