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Un favoloso percorso ad anello panoramico di 16,6 Km e 720 m.d+ percorrendo i sentieri del Cesen meridionale, con la possibilità di fare una sosta in una delle 4 malghe presenti nell’itinerario. Con partenza da Pianezze, si scende lungo il sentiero delle Musse, si risale la zona Balcon, monte Barbaria, Mariech, per poi successivamente scendere lungo la zona Endimione e ritornare a Pianezze.

Da percorrere assolutamente con scarpe da trekking o Trail running a causa dei sentieri con fondo sconnesso, rocce, foglie, erba e sterrato. Consiglio i bastoncini ed una risorsa idrica per la mancanza di fontanelle durante il percorso.

16,6 km

720 m.d+

Inizialmente si parte dall’area parcheggio del Tempio Internazionale del Donatore, ottimo luogo dove lasciare il mezzo.

Con il tempio a sinistra si prosegue dritti lungo il Passo Mariech, poi al primo tornante si abbandona l’asfalto proseguendo dritto allo sterrato segnalato come segnavia 1008 che, successivamente, continuando sempre dritti lungo la carrareccia, diventa segnavia 1009.

Da qui si seguono le segnalazioni del sentiero CAI 1009 o Sentiero dell’acquedotto e delle prese TV8, perciò dopo 800 m. si prosegue lungo il tornantino a sinistra e poi a destra lungo il sentiero delle musse.

Dopo 350 m., alla fine di questo tratto in discesa ben curato con ciottoli di pietra usati come pavimentazione, si torna allo sterrato verso destra mantenendo il sentiero 1009. Successivamente, dopo 1,1 km, si prosegue in salita abbandonando il sentiero TV8 e dopo 150 m. si raggiunge l’asfalto.

Dopodiché si svolta a destra, si abbandona l’asfalto lungo il sentiero sempre a destra segnalato come segnavia 1012 e TV8 e si attraversa due volte la strada asfaltata prendendo il passaggio di fronte. Alla terza volta si prosegue lungo la strada ancora una volta verso destra fino a trovare un cancello lungo il recinto lungo il lato sinistro della carreggiata.

Ricordandosi di chiuderlo, si attraversa il cancello con il segnavia 1012 e TV8, poi da qui si segue il segnavia 1012 e si risale il prato con la salita che diventa più tosta. Dopo 600 m. si attraversa la strada per Molvine, poi dopo 300 m. la strada di Lavel, successivamente si raggiunge un’area picnic con la bacheca informativa sull’avifauna del Cesen.

Con la bacheca alle spalle si prosegue lungo il passaggio di fronte sempre segnavia 1012, una salita che in soli 370 m. ha 110 d.m+, dopodiché si continua verso destra. Dopo 1,2 Km di questo favoloso tratto panoramico senza particolari dislivelli, si oltrepassa la recinzione, si prosegue in direzione delle antenne di Malga Barbaria e la si raggiunge dopo 700m. Dopo ulteriori 250 m., attraversando la strada asfaltata, c’è la possibilità di ammirare il panorama dalla croce del Monte Barbaria.

Successivamente si ritorna all’asfalto di passo Mariech, con la croce alle spalle si prosegue verso destra lungo la E7 e, dopo 1,4 km, si raggiunge malga Mariech. Si prosegue così oltre la malga, si arriva in prossimità di una casa abbandonata sulla sinistra della carrareccia, ci si inoltra in discesa, nel prato, in direzione della recinzione in filo spinato e la si segue fino ad arrivare al segnavia. Si prosegue verso destra seguendo il segnavia 1015 in direzione di malga Domion.

Successivamente si prosegue scendendo il sentiero per 1,5 Km e si passa la malga Domion fino a raggiungere l’asfalto, dopodiché si svolta a sinistra per poi abbandonare la strada dopo 250 m., a destra, mantenendo il segnavia 1015.

Si prosegue così per 900 m. passando oltre la malga rifugio San Bernardo, poi al ghiaione si svolta a sinistra. Dopo 200 m. si abbandona il segnavia 1015 girando a destra sul segnavia 1013 e si continua per 2,5 Km, poi si svolta a destra in salita sul segnavia 1014.

Si percorre questo tratto di carrareccia che si alterna tra asfalto e sterrata per 1,3 km, dopodiché si svolta nel sentiero a destra mantenendo il segnavia 1014. Dopo 360 m. all’asfalto si gira ancora a destra e, dopo qualche altro metro, si raggiunge l’area parcheggi di Pianezze, luogo dove abbiamo lasciato precedentemente il mezzo.

Pianezze parcheggio Tempio del Donatore

Per Google Maps

Traccia Gpx Download

Tempio Internazionale del Donatore

Salendo dal paese di Valdobbiadene (TV) lungo le pendici del Monte Cesen, nelle Prealpi Venete, dopo un suggestivo alternarsi di boschi, pascoli e malghe, si apre quasi improvvisamente la spianata di Pianezze. Qui, a 1.061 metri di altezza, si può godere del silenzio, del fresco e della quiete che la natura ci regala. Proprio nel piazzale, sorge il Tempio Internazionale del Donatore, costruito nel 1962 per volontà di alcuni audaci donatori di sangue che volevano cancellare lo sdegno del sangue inutilmente versato nel territorio durante le guerre. Si volle costruire un tempio dedicato invece al dono anonimo e gratuito del sangue e si scelse un luogo dove, durante la Grande Guerra, sorgeva una postazione di cannoni. Partendo proprio dal motto “il sangue si dona, non si versa” questi artefici vollero trasformare un luogo violentato dall’odio e dalla morte in uno che parlava di vita e di pace. Da quel giorno, quel luogo rappresenta la casa di tutti, dove trovare serenità e amore e ricercare l’entusiasmo e l’impegno necessari per rilanciare azioni di solidarietà e generosità. Per oltre cinquant’anni, il Tempio è stato meta di visite, feste, incontri, convegni e raduni di volontari del dono di tutta Italia, di qualsiasi sigla e appartenenza, perché simbolo della generosità del donare il sangue, gli organi e i tessuti al prossimo. Dal dicembre del 2017 il Tempio è chiuso per inagibilità, a causa di ingenti danni causati dalle intemperie e dal tempo. Nel 2019, per volere delle quattro Associazioni del dono più significative d’Italia (Avis, Fidas, Fratres e Aido), è stata costituita l’Associazione ODV Tempio Internazionale del Donatore, per la rinascita del Tempio. Oggi noi tutti, in questo periodo storico e sociale particolarmente delicato, in cui gli errori del passato sembrano quasi riemergere, vogliamo ricordare l’insegnamento che i padri fondatori ci hanno lasciato in eredità. Vogliamo tramandarci uno spazio destinato al culto, e non solo religioso, che riconosce la sacralità del dono del sangue, dei tessuti e degli organi, e il valore della vita che esso rappresenta.

Fonte: fondoambiente.it

Strada delle Musse

Zona Col Balcon

Massiccio del Cesen

Il monte Cesen è un massiccio delle Prealpi venete, situato a al margine di nord-ovest della provincia di Treviso. È il primo rilievo che si incontra (andando verso est) dopo che il fiume Piave interrompe la catena montuosa, collegando la Valbelluna alla Pianura veneto-friulana. La sua vetta più alta è di 1.570 m s.l.m..

Celebre è il cosiddetto “ippopotamo” del monte Cesen, un bosco di pini e faggi lungo circa un chilometro con una forma che ricorda il corpo con le quattro zampe di tale animale, visibile da grande distanza (soprattutto quando il terreno è innevato) e fino a Venezia.

Dal punto di vista geologico, esso è costituito da rocce calcaree e dolomitiche di età mesozoica (soprattutto biancone). La prossimità della cima può essere raggiunta anche in automobile partendo da Valdobbiadene e seguendo la strada provinciale 143 “del Monte Cesen”. Il Cesen fu citato per la prima volta in un documento del 7 maggio 1116 nel quale Enrico V vi fissava il confine tra Segusino, Vas e la contea di Cesana. Durante la Repubblica di Venezia fu diviso tra le quindici comunità della Val di Dobiadene (l’attuale Valdobbiadene).

Le Malghe

Malga Barbaria

Malga Barbaria, posta ad una altitudine di 1.460 metri, viene gestita dalla famiglia Gallina. In 70 ettari di pascolo vengono allevati 90 capi di razza bruna.


In malga la qualità del formaggio è influenzata dai mesi delle stagioni, dai fiori e dalle erbe medicinali che le mucche mangiano durante il pascolo. Proprio per questo il latte di malga contiene caratteristiche nutrizionali elevate, mantenute nel formaggio grazie alla lavorazione a crudo.

Sono numerosi i premi e riconoscimenti per la qualità del formaggio prodotto dalla Malga.

Fonte: pplveneto.it

Link: https://m.facebook.com/profile.php?id=100063761495407

Malga Mariech

Malga Mariech si estende per 300 ettari di pascolo, sui quali le oltre 300 mucche di razza bruna sono libere di pascolare e nutrirsi dell’erba profumata dei pascoli montani.

Nel periodo dell’alpeggio che va da maggio a settembre si produce il  formaggio “Monte Cesen”, un formaggio a latte crudo con la particolarità dell’utilizzo di due diverse mungiture: il latte della mungitura del mattino viene utilizzato intero mentre quello della sera viene fatto scremare per affioramento.

L’intera gamma di prodotti di malga si può assaggiare presso l’agriturismo.

Fonte: pplveneto.it

Link: https://agriturismomariech.com/

Malga Endimione – Malga Domion

Malga Endimione si trova a circa 1200 metri sul livello del mare ed è gestita dalla famiglia Rebuli. Fiore all’occhiello della produzione è il “Monte Cesen” che si produce con latte di vacche di Razza Bruna che si nutrono dell’erba profumata dei pascoli montani.

Formaggio a latte crudo, con pasta semicotta che si presenta al taglio morbido o semiduro di colore giallo paglierino talvolta anche intenso e con occhiature piccole o medie. Oltre ai formaggi si possono anche assaggiare gli insaccati prodotti nel periodo invernale.

Fonte: pplveneto.it

Link: https://www.facebook.com/profile.php?id=100031704566910

Malga Rifugio San Bernardo

Malga Rifugio San Bernardo, di recente apertura, si trova lungo la Strada Endimione proprio sotto l’ippopotamo del Cesen.

Situato a 1200 metri sul livello del mare, offre un favoloso panorama sulla pianura veneta ed un servizio tutto l’anno, d’estate con ristorazione agrituristica e d’autunno con la caseificazione del latte.

Nel 2025 il Rifugio San Bernardo avrà a disposizione 9 camere con bagno, un agricampeggio, un bivacco ed una piccola chiesetta.

Link: https://www.instagram.com/rifugio_san_bernardo?igsh=MWN2YmVxYWptbzlwbQ==

Nelle prossime settimane pubblicherò due varianti per i runners o camminatori che non hanno i km nelle gambe o il tempo per percorrerlo tutto in una sola volta, dando la possibilità di affrontarlo in due momenti differenti tagliando lungo il segnavia 1008 che collega Pianezze e la croce del Monte Barbaria.

Itinerario n.83/a : Pianezze, Balcon, M. Barbaria

Itinerario n.83/b : L’anello dell’ ippopotamo del Cesen

Mirco Salvador

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