Panoramica:
Se vi trovate in vacanza a Lignano o nei paesi limitrofi, vi proponiamo un bel giro in una straordinaria location come Lignano Sabbiadoro, con due punti di partenza, uno davanti alla “Terrazza a Mare”(Punto sulla mappa e descrizione del percorso in rosso), ideale per chi si trova al centro della città balneare per vacanza, ed uno per chi vuole evitare di parcheggiare in centro, partendo dal “Ristorante da Gigi Marchetto” (Punto sulla mappa e descrizione del percorso in verde) . Un itinerario che percorre tutto il perimetro della penisola lungo i luoghi caratteristici di questa fantastica località di mare, dal Lungomare che si affaccia sul mar Adriatico alla ciclopedonale che costeggia la laguna di Marano, percorrendo anche Viale Tagliamento e via Alzaia che costeggia il Canale Bevazzana il quale sfocia nel lato lagunare della città.
Chilometraggio:
20,1 Km
Dislivello complessivo:
Pianeggiante
Descrizione tecnica
Percorso per chi si trova a Lignano (Punto rosso sulla mappa)
Si parte dal piazzale di fronte alla Terrazza a Mare, si prosegue in direzione ovest lungo la ciclopedonale di Lungomare Trieste per 1,9 Km e dopo il curvone a destra si gira a sinistra in una strada a traffico limitato per pedoni e cicli, seguendo l’indicazione Lungomare Pineta e Riviera. Si prosegue poi, sempre tenendo il percorso pedonale del lungomare, per 4,3 Km.
Si arriva alla fine del lungomare, si prende Viale Adriatico a destra, successivamente in Corso dei Continenti a sinistra, poi subito a destra lungo il Viale del Tagliamento.
Viale del Tagliamento
Dopo 1,6 Km, alla rotonda, si svolta a sinistra seguendo sempre la ciclopedonale lungo Via Casa Bianca. La si percorre per 2,4 Km e alla fine di questo bel tratto all’ombra degli alberi si sbuca in Via Alzaia. Si percorre questa strada seguendo il Canale Bevazzana verso destra per 2,5 Km, e dopo essere arrivati al bacino, si abbandona la strada principale e si gira a sinistra. Si svolta a destra dopo 450 metri e si percorre l’intero lungolaguna, con la possibilità di ammirare per 3,6 Km la stupenda laguna di Marano .
Lungolaguna
Arrivati in Via Lagunare si gira a destra, subito dopo si svolta a sinistra sul ponte di Via Alpina, si arriva alla fine della via e si gira ancora a destra e subito dopo a sinistra in “Via Vittorio Veneto”. Successivamente si svolta ancora a destra in Via Monte Canin, dopo a sinistra in Via Carso e si prosegue fino a trovare la spiaggia di fronte (da questo punto c’è la possibilità di visitare il Bunker della Seconda Guerra Mondiale proseguendo a sinistra, oppure si può ammirare il panorama sul pontile, fino ad arrivare al faro rosso).
Per continuare il percorso si gira a destra percorrendo il lungomare Manin per 1 Km, fino a ritrovare la Terrazza a Mare sulla sinistra ed il piazzale di partenza di fronte.
Percorso per chi si trova fuori Lignano (Punto verde sulla mappa)
Si parte dal parcheggio del Ristorante da Gigi Marchetto e si percorre Via Alzaia seguendo il Canale Bevazzana per 2,5 Km. Si arriva al bacino, si abbandona la strada principale e si gira a sinistra. Si svolta a destra dopo 450 metri, si percorre per 3,6 Km. l’intero lungolaguna, con la possibilità di ammirare la stupenda laguna di Marano.
Via Alzaia ed il canale Bevazzana
Arrivati in Via Lagunare si gira destra, subito dopo si svolta a sinistra sul ponte di Via Alpina, si arriva alla fine della via e si gira ancora a destra e subito dopo a sinistra in Via Vittorio Veneto. Successivamente si svolta ancora a destra in Via Monte Canin, dopo a sinistra su Via Carso e si prosegue fino a trovare la spiaggia di fronte. (da questo punto c’è la possibilità di visitare il Bunker della Seconda Guerra Mondiale proseguendo a sinistra, oppure si può ammirare il panorama sul pontile, fino ad arrivare al faro rosso).
Per continuare il percorso si gira a destra percorrendo il lungomare Manin per 2,9 Km. Dopo il curvone a destra si gira a sinistra in una strada a traffico limitato per pedoni e cicli seguendo l’indicazione Lungomare Pineta e Riviera e si prosegue, sempre tenendo il percorso pedonale del lungomare, per 4,3 Km. Si arriva alla fine appunto del lungomare, si prende Viale Adriatico a destra, successivamente in Corso dei Continenti a sinistra, poi subito a destra lungo il Viale del Tagliamento.
Dopo 1,6 Km , alla rotonda, si svolta a sinistra seguendo sempre la ciclopedonale lungo Via Casa Bianca e la si percorre per 2,4 Km. Alla fine di questo bel tratto all’ombra degli alberi si sbuca in Via Alzaia e sulla sinistra si ritrova il parcheggio del Ristorante da Gigi Marchetto e con esso anche l’auto.
Punti di partenza
Terrazza a Mare
Ristorante da Gigi Marchetto ( zona ponte girevole alla conca di Bevazzana)
Fontanelle d’acqua potabile
All’entrata della spiaggia zona Punta Faro
Mappa
Traccia gps:
Punti d’interesse
Terrazza a Mare
Il simbolo della spiaggia di Lignano Sabbiadoro, uno dei simboli della Riviera Friulana, la Terrazza Mare è il sito forse più atteso dai turisti e dagli appassionati del mare, perché si protende dalla spiaggia per qualche decina di metri. Dalla sua terrazza esterna, come dalle sale interne, si ha l’impressione di vivere sospesi sull’acqua. Già nel 1903, sul sito dove oggi essa sorge, arrivarono in barca da Marano i primi imprenditori, per intuire che quella grande spiaggia assolata avrebbe potuto un giorno richiamare milioni di turisti. Capofila tra essi fu Angelo Marin. Lì, pochi anni dopo, sarebbe sorto il primo Stabilimento balneare Lignano. Realizzato sulle palafitte, con un lungo pontile di accesso. E siccome le strade dell’epoca erano per gran parte percorsi sterrati, e l’autostrada sarebbe arrivata 70 anni dopo, e dopo due Guerre, chi si poteva permettere il lusso di trascorrere qualche ora sulla spiaggia dorata, o gli era consigliato per motivi di salute, raggiungeva Lignano con le motobarche. Con i vaporetti di allora. Che salpavano dalla ‘Pescaria Vecia’ di Marano Lagunare, e raggiungevano il Porto di Lignano attraversando la laguna, o dal molo della piazza di Precenicco, da dove discendevano lungo il fiume Stella e la laguna. La penisola lignanese, le terre rivierasche, le terre di bonifica, come lo sono la gran parte dei territori tra Latisana e il mare, assieme alla Laguna di Marano erano meta frequente e ricercata degli appassionati delle attività venatorie. Vi si praticava anche la caccia alla volpe in sella a veloci cavalli da corsa. Nel 1910, in spiaggia furono allestiti i primi capanni per i bagnanti. E nel 1910 ecco il primo albergo della Stazione balneare di Lignano: l’Albergo Marin. In breve sarebbe divenuto il ‘Grand Hotel Marin’. Al quale seguirono gli alberghi Vittoria e Friuli. Il 17 ottobre del 1922 venne inaugurato il ponte girevole sul canale di Bevazzana. Che avrebbe riunito alla terraferma la penisola, allora isola di Lignano al comune di appartenenza, quello di Latisana. Aprendo la via dello sviluppo turistico della città balneare. Nel 1925 venne realizzato il primo Lungomare. Nel 1926 due traguardi importanti per Lignano: la prima Terrazza Mare, sempre di legno, disegnata da Provino Valle, e la prima automobile, di proprietà dell’Hotel Marin e a disposizione dei clienti. Nel 1926 il Viale a Mare divenne Lungomare Trieste. Affiancato nel 1932 dalla ferrovia a scartamento ridotto. Nel 1927 anche il Grand Hotel Lignano si affaccerà alla spiaggia. Mentre nel 1938 venne eretta la Chiesa di San Giovanni Bosco, disegnata dall’architetto Cesare Miani. Attorno alla quale sarà realizzato il Parco San Giovanni Bosco. La Terrazza Mare sarà ricostruita con strutture in cemento armato, nella forma odierna, nel 1967, su progetto dell’architetto udinese Aldo Bernardis. Conosciuto a Lignano come l’architetto del mercoledì, perché era quello il giorno della settimana che dedicava alla seconda città più amata. Alla sua matita si debbono anche l’Azienda di soggiorno, oggi punto di informazione turistica, il Kursaal, lo Yachting club e Villa Sordi, dedicata al grande attore, nella quale ha vissuto a lungo una delle zie del personaggio romano dello spettacolo.
Fonte: larivierafriulana.it
Faro Vecchio ed il Faro Rosso di Lignano
Sulla punta più a est di Lignano Sabbiadoro, è situato un vecchio faro recentemente restaurato che per molti anni è stato il punto di riferimento dei navigatori.
A sinistra dello storico faro, in epoca più recente, ne è stato costruito uno dalle medesime caratteristiche architettoniche e molto più inoltrato verso il mare grazie a una lunga passerella in legno, divenuto un suggestivo punto panoramico da cui osservare la commistione tra le acque della Laguna di Marano e il Mar Adriatico.
Presso il Faro Rosso in occasione del Solstizio d’Estate il 21 giugno si svolge il concerto all’alba, dove seduti sulla sabbia si ascolta la performance di un’orchestra d’archi che si esibisce mentre il sole sorge sul mare.
Fonte: turismofvg.it
Bunker Tedesco della II guerra mondiale
A Lignano sono stati costruiti, a partire dalla metà del 1944, otto bunker a difesa della bocca di porto. Cinque sono stati demoliti e, tra quelli esistenti, il più conosciuto si trova vicino al faro rosso di Sabbiadoro, a pochi metri di distanza dalla caserma della Finanza. La tipologia è quella di un bunker per cannone da campagna, con annessa postazione (Regelbau 669). Oggi appare in discrete condizioni ma è solo parzialmente accessibile.
Il lungolaguna con i suoi belvedere
Laguna di Marano
La Laguna di Marano, racchiusa tra l’ultima punta litoranea di Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado, è un’area di una straordinaria bellezza paesaggistica che ospita una fauna e una flora unica e di grande valore naturalistico. Protetta dal mare aperto da una serie di isole e isolette, come quella di Sant’Andrea e quella di Martignano, nota anche come l’Isola delle conchiglie, è caratterizzata da una vegetazione palustre e dalla singolarità degli insediamenti temporanei dei pescatori, i tipici “casoni”, costruzioni fatte di canna e legno, che rendono la Laguna di Marano uno dei luoghi più interessanti dell’Alto Adriatico.
Fonte: Portomaran.com
Bellavista e Belvedere Trabucco
Bellavista Belvedere Trabucco
Sono due punti panoramici che spaziano a 180° sul lungolaguna di Marano. Due punti suggestivi, dove si possono ammirare fantastici tramonti e, se si ha un buon binocolo, nelle belle giornate limpide si riesce a vedere fino a Piancavallo.
Autore:
Mirco Salvador